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Tommaso Becket Nascita 21.12.1118 Londra Morte 29.12.1170 Cattedrale di Canterbury Venerato da Chiesa cattolica; Comunione Anglicana Canonizzazione 21 febbraio 1173 Segni-Roma Ricorrenza 29 dicembre Attributi bastone pastorale Patrono di Mottola, Portsmouth, Exeter College Canonizzato da Alessandro III il 22 febbraio 1173 corrispondente al mercoledì delle ceneri -capite jejunii- Don Bruno Navarra, La storia di Segni II, ed. della Segninità, 1988, pp. 155-156 Il rito della canonizzazione non fu celebrato presso la chiesa Cattedrale S. Maria Assunta di Segni in quanto occupata da Iacopo di Lorenzo, conosciuto come Cosmati e dal Vassalletto che terminarono la loro opera ornamentale nel 1185. Fu celebrata forse nella chiesa di Santa Lucia. Don Bruno Navarra, La storia di Segni II, ed. della Segninità, 1988, p.128 Tommaso Becket e la Ragion di Stato Fra il XII ed il XVI secolo Canterbury è stata una delle maggiori mete di pellegrinaggio. I pellegrini arrivavano da tutte le parti dell’Inghilterra, ed anche da molti punti del Nord Europa, per rendere omaggio alle spoglie di Tommaso Becket, arcivescovo di Canterbury dal 1163 al 1170. Tommaso era un giovane educato nell’ambito della Chiesa, intelligente e colto. Presto divenne amico e uomo di fiducia del re Enrico II (1133-1189) dal quale fu nominato Cancelliere, quindi il suo ministro più importante. Enrico aveva bisogno di una persona che lo aiutasse a combattere contro i privilegi della Chiesa che, a suo avviso, minavano la sua autorità. Tommaso rimase fedele al re in questa sua missione nella quale si distinse. Successivamente, quando nel 1162 morì il vescovo di Canterbury, Teobaldo, il re pensò che Tommaso avrebbe potuto sostituirlo e così avere un grande alleato che continuasse a mettere gli interessi del re al primo posto come aveva fatto fino a quel momento. Fu ordinato in fretta per essere poi successivamente consacrato vescovo. A questo punto Tommaso, essendo diventato un membro della Chiesa, ritenne che il suo ruolo era adesso quello di servire la Chiesa, con grande disappunto del re. Il problema più spinoso era quello dei tribunali ecclesiastici. Il re considerava che il clero doveva essere soggetto alle stesse leggi alle quali erano sottomessi i laici e soprattutto evitare il ‘beneficio del clero’. In questo senso promulgò le Costituzioni di Clarendon che Becket non volle applicare. Iniziò così la rottura fra i due personaggi e quindi fra i due poteri. Numerose pressioni e ingiurie costrinsero Becket a cercare l’esilio in Francia, dove rimase per 6 anni. Durante questo periodo, le sue terre furono saccheggiate da una nobile famiglia locale, i De Broc. In sua assenza, vi fu una cerimonia di coronazione del figlio di Enrico II (Enrico il Giovane), e fu il vescovo di York ad amministrare l’unzione, insieme ai vescovi di Londra e Salisbury, che si eran schierati contro di lui. Questo provocò una forte reazione da parte di Becket perché l’unzione di un re era prerogativa del vescovo di Canterbury. La sua disapprovazione fu interpretata come una manovra per ostacolare il processo di successione. Un tentativo di riconciliazione da parte de re, mediato anche dal papa Alessandro III, incoraggiò Becket a tornare in Inghilterra. Però nonostante l’accoglienza trionfale da parte dei suoi seguaci, la vita dopo il suo ritorno fu tutt’altro che facile e le tensioni fra le due correnti arrivarono a livelli altissimi. Fu allora quando quattro baroni, Reginald FitzUrse, William de Tracy, Hugh de Morville e Richard Brito decisero di agire, aiutati dai De Broc. Il 29 dicembre 1170 insieme ad un drappello armato circondarono Canterbury. Entrarono nel palazzo insieme a dodici cavalieri e intimarono a Tommaso di riconsiderare la sua posizione e di chiedere perdono al re. Becket si rifiutò e i baroni uscirono per ritornare muniti di armi. Nel frattempo Becket si era spostato nella cattedrale, lasciando volontariamente aperta la porta. Ci fu un violento interscambio di insulti che degenerò in un aggressione mortale all’arcivescovo. Un primo colpo di spada lo colpì sul capo. Altri due colpi alla testa lo portarono alla morte. Poi gli fu troncata la parte superiore del cranio e le cervella vennero sparse sul pavimento. Poi gli assassini saccheggiarono il palazzo. Presto intorno al corpo di Tommaso si radunò una folla di persone che, intuendo che si trovavano di fronte ad un nuovo martire, cercarono di impadronirsi di quello che poterono. Si imbrattarano la faccia e gli occhi con il suo sangue, lo raccolsero in piccoli recipienti o ne intrisero brandelli di stoffa. I suo vestiti e pallio furono anch’essi intrisi del suo sangue e donati ai poveri. Per paura di ulteriori profanazioni e furti i monaci seppellirono i suoi resti alla svelta. La notizia del suo assassinio si sparse velocemente per tutta l’Europa e immediatamente Tommaso Becket fu considerato un martire della fede soprattutto da parte di chi difendeva i diritti della Chiesa di fronte a quelli dello Stato. I primi miracoli non si fecero attendere. Innumerevoli malati guarirono a contatto con il sangue dell’arcivescovo. Pochi mesi dopo i pellegrini cominciarono ad affluire in massa. I miracoli erano all’ordine del giorno e venivano registrati in un grosso libro di pubblica lettura. La lista era così lunga (più di quattrocento) che il priore di Canterbury inviò una petizione di canonizzazione al papa. Per il papa Alessandro III fu questa una grande occasione per santificare un personaggio che era stato il simbolo della lotta della Chiesa contro lo Stato ed un magnifico pretesto per umiliare il re Enrico II. Becket fu canonizzato, a Segni, nel 1173. Tutto questo si ritorse contro Enrico che ricevette anche l’interdetto del papa, constringendolo a fare concessioni alla Chiesa. Solo quando Enrico si recò penitente in pellegrinaggio alla tomba di Becket ci fu una certa riconciliazione con la Chiesa. Nel giro di dieci anni il culto del santo si sparse velocemente e gli furono dedicate varie chiese in tutta Europa. Nella cattedrale di Monreale in Sicilia, per esempio, possiamo ammirare Becket ritratto in un magnifico mosaico. L’antica cattedrale di Canterbury fu ritenuta inadeguata e, approfittando che un incendio distrusse parte del coro, ne venne costruita una nuova, terminata nel 1220, nello stile che era appena nato in Francia, il gotico, del quale Canterbury ne fu il primo esempio in Inghilterra. Il costo della nuova cattedrale fu immenso ma gli introiti che derivavano soprattutto dalle offerte dei pellegrini erano altrettanto immensi. Trecento anni dopo, l’ambasciatore di Venezia raccontò, dopo una vista a Canterbury, che la tomba del santo era ricoperta d’oro che a sua volta era poco visibile sotto la gran quantità di pietre preziose. Però il pellegrinaggio a Canterbury aveva i giorni contati. Enrico VIII (1491 – 1547) nella sua lotta aperta contro la Chiesa di Roma per esercitare il controllo sulle istituzioni religiose ordinò la soppressione dei monasteri e la spoliazione dei santuari. Quale era dunque il santuario che più simboleggiava la resistenza della Chiesa verso il potere dello Stato? Ma non solo, l’immensa ricchezza del santuario di Canterbury sollecitava anche l’avidità del sovrano. Quindi Enrico VIII aprì un processo postumo a Becket dichiarandolo pubblicamente traditore. Nel 1538 il tesoro fu confiscato e le sue ossa ufficialmente bruciate. In realtà furono seppellite alla meno peggio. Un decreto posteriore fece in modo che non esistesse nulla che potesse ricordare l’ex-santo o gli oggetti a lui associati. La morte di Tommaso Becket è raccontata nella magnifica opera di teatro di T. S. Eliot ‘Assassinio nella cattedrale’. Quanto alle sue reliquie, posso solo dire che a Roma, nel tesoro della Basilica di Santa Maria Maggiore sono custoditi la sua tunica insanguinata, parte di un braccio ed il cervello, ma non so quando e in quali circostanze sono arrivate nella Città Eterna. Articolo scritto da Nicoletta De Matthaeis sito https://nicolettadematthaeis.wordpress.com/2013/05/14/tommaso-becket-e-la-ragion-di-stato/ ______________________ * Articolo scritto da Federica Spigone in occasione della posa del Busto di San Thomas Becket ( 26 febbraio 2012) a ridosso della facciata della Chiesa di Santa Lucia in Segni-Rm- **Per approfondire le Allegrezze di Thomas Becket: http://www.preghiereperlafamiglia.it/devozione-alle-sette-allegrezze-di-maria.htm http://it.wikipedia.org/wiki/Sette_gioie_della_Vergine Sette Gioie http://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Addolorata Sette dolori |
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Saint Thomas a Becket
1118–1170 Civilization: Christian — England Field of Renown: saint — Archbishop Era: Later Middle THOMAS A BECKET Thomas Becket is best known as a defender of papal authority in England, who defied King Henry II and paid the price of martyrdom. He was highly revered in England throughout the middle ages, and the famous work by Chaucer, The Canterbury Tales, occurs as a group of pilgrims travel together across England to visit his tomb. The striking thing about Becket's character, which made him a popular hero, was that he was appointed to the position of Archbishop by Henry II, specifically so he could be "his man". Becket had already served Henry II with great distinction as Chancellor, and Henry believed that he would still control him as Archbishop, but instead, Becket became a genuinely devout ascetic, a dedicated bishop, and served the church instead of the king, to the point of martyrdom. Thomas Becket was born into a Norman commoner family, which had taken up residence in England. He showed talent at a young age, received an excellent education, and as a young man was taken into the service of Theobald, a Norman Archbishop who had been appointed by King Stephen and served during the years of anarchy that preceded the reign of Henry II. By the time Henry came to the throne, Becket had accomplished a great deal, and Theobald recommended him as Chancellor. As Chancellor Becket gained Henry's entire trust, not only as an able administrator who enforced the kings dictates (even in opposition to the church), but as a friend and companion who joined the king in his leisure. With the death of Theobald, Henry sought to make Becket Archbishop, and although Becket warned that him that his allegiance would change as Archbishop, he followed through with the appointment. The main conflict that arose between Henry II and Becket had to do with the jurisdiction of the secular and church courts. Henry II was dedicated to legal reform, and had already made important improvement in how laws and courts were administered in his realm, and sought to make this reformed system over-ride the church courts. While recognizing and approving of his reforms, the church hesitated to surrender its prerogatives, because of the obvious possibility that secular law could be abused to the detriment of the church (as they were in fact, 400 years later, by Henry VIII). In spite of the fact that both positions were reasonable, and over time, a compromise may have been reached, Henry was personally enraged at Becket's defiance of him, and within a short time Becket was driven into exile. It was a full six years before Becket returned to England, and shortly afterward some of the king's men, believing they were acting the interests of the king, killed Becket, and the murder was accomplished inside Canterbury Cathedral itself. This act outraged the faithful, and Becket was canonized, a Segni-Italy, only three years after his death. Henry expressed extreme regret for the incident, denied foreknowledge, and did public penance. Becket's tomb became a popular shrine until it was destroyed by Henry VIII during the dissolution of the monasteries. |
San Tommaso Becket
1118-1170 Civilization: Cristiana - Inghilterra Campo di Ventura: saint - L'Arcivescovo Era: Middle tardi Thomas Becket è meglio conosciuto come difensore dell'autorità papale in Inghilterra, che ha sfidato il re Enrico II e ha pagato il prezzo del martirio. E 'stato molto venerato in Inghilterra durante il Medioevo, e la celebre opera di Chaucer, I racconti di Canterbury, si presenta come un gruppo di pellegrini viaggiano insieme in tutta l'Inghilterra a visitare la sua tomba. La cosa che colpisce circa il carattere di Becket, che lo ha reso un eroe popolare, è che è stato nominato alla carica di arcivescovo da Enrico II, in particolare in modo da poter essere il "suo uomo". Becket si era già servito Enrico II con grande distinzione come Cancelliere, e Henry credeva che sarebbe ancora lo controllare come Arcivescovo, ma, invece, Becket è diventato un asceta veramente devoto, un vescovo dedicato, e servito la chiesa al posto del re, fino al punto del martirio. Thomas Becket è nato in una famiglia borghese di Norman, che aveva preso la residenza in Inghilterra. Ha mostrato il talento in giovane età, ha ricevuto una formazione eccellente, e da giovane è stato preso al servizio di Theobald, un arcivescovo Norman che era stato nominato da re Stefano e servito durante gli anni di anarchia che hanno preceduto il regno di Enrico II . Con il tempo Enrico salì al trono, Becket aveva compiuto una grande quantità, e Theobald lo raccomandato come cancelliere. Come Cancelliere Becket ha guadagnato tutta la fiducia di Henry, non solo come un amministratore capace che ha imposto i re dettami (anche in opposizione alla chiesa), ma come un amico e compagno che si è unito il re nel suo tempo libero. Con la morte di Theobald, Henry ha cercato di fare Becket arcivescovo, e anche se Becket ha avvertito che lui che la sua fedeltà cambierebbe come Arcivescovo, ha seguito attraverso con l'appuntamento. Il conflitto principale che è sorto tra Enrico II e Becket aveva a che fare con la giurisdizione dei tribunali secolari e la chiesa. Enrico II è stata dedicata alla riforma legale, e aveva già fatto importante miglioramento nel modo in cui le leggi e tribunali sono stati somministrati nel suo regno, e ha cercato di rendere questo sistema riformato sopra-ride tribunali ecclesiastici. Pur riconoscendo e l'approvazione delle sue riforme, la chiesa ha esitato a cedere le proprie prerogative, a causa della ovvia possibilità che la legge secolare potrebbe essere oggetto di abusi a discapito della chiesa (come erano in realtà, 400 anni dopo, da Enrico VIII). Nonostante il fatto che entrambe le posizioni erano ragionevoli, e nel corso del tempo, un compromesso potrebbe essere stato raggiunto, Henry è stato personalmente infuriato alla sfida di Becket di lui, e in breve tempo Becket fu mandato in esilio. E 'stato ben sei anni prima di Becket ritornò in Inghilterra, e poco dopo alcuni degli uomini del re, credendo che agivano gli interessi del re, ucciso Becket, e l'omicidio è stato compiuto all'interno di Canterbury Cathedral stesso. Questo atto indignato i fedeli, e Becket fu canonizzato, a Segni-Italia, solo tre anni dopo la sua morte. Henry ha espresso estremo rammarico per l'incidente, ha negato prescienza, e fece penitenza pubblica. La tomba di Becket è diventato un santuario popolare fino a quando non fu distrutto da Enrico VIII durante la dissoluzione dei monasteri. |